Quale è la durata del trapianto di capelli? Il trapianto di capelli è definitivo? Una volta fatto l’intervento non si avrà più bisogno di ulteriori ritocchi? Queste sono alcune delle domande che giustamente chiunque voglia affrontare un trattamento chirurgico della calvizie si pone. Sono domande più che naturali: l’intervento per il trapianto delle unità follicolari è costoso e soprattutto lungo, ma se permette risultati a vita, i vantaggi superano di gran lunga tutti i fastidi. Tuttavia non c’è sempre molta chiarezza sulla effettiva durata del trapianto di capelli e spesso si chiede qualche delucidazione. Prima di affrontare il tema della durata del trapianto di capelli, bisogna capire che tipo di trattamento è quello in questione. Il trapianto di capelli è una soluzione chirurgica al problema delle calvizie.

Cosa è la calvizie

La calvizie può essere definita come una condizione che vede la perdita dei propri capelli sia sotto un profilo di qualità che di quantità. Normalmente si ricambiano 80 – 100 capelli al giorno, questo è il normale processo fisiologico. A questo si può associare una perdita ulteriore precoce che determina uno squilibrio tra caduta e ricrescita; in altre parole sotto un profilo espressamente numerico la caduta risulta più abbondante rispetto alla ricrescita con un inevitabile diradamento nel tempo.

La perdita dei capelli crea inevitabilmente un disagio sociale e psicologico che potrebbe concludersi anche con la perdita di autostima, in particolare su soggetti giovani e soprattutto nelle donne dove la calvizie non è socialmente accettata. La calvizie comunque di per sè non è una malattia e non ha conseguenze dolorose e pericolose, tuttavia può essere particolarmente frustrante per chiunque soprattutto se ciò avviene in giovane età. La frustrazione si acuisce se l’evento si manifesta su una donna poiché i capelli sinonimo di bellezza tendono a cadere e l’alopecia a consolidarsi.

Durata trapianto capelli, è definitivo?

Fortunatamente negli ultimi anni è stata messa a punto una metodica chirurgica capace di farci recuperare i capelli proprio da un punto di vista numerico in quelle aree dove sono caduti o diradati. Stiamo parlando del trapianto di capelli autologo, ossia eseguito con i capelli del paziente medesimo. Si tratta di una operazione chirurgica a tutti gli effetti, eseguita in anestesia locale, e che consente di far ricrescere i capelli proprio in quei distretti dove sono caduti.

Il trapianto di capelli è un’operazione chirurgica effettivamente funzionale ed efficace e questo lascia soddisfatti la maggior parte dei pazienti che la richiedono. Ci sono poche soddisfazioni come quella di vedere ricrescere i propri capelli nelle zone dove ormai non c’era più niente da mesi o più facilmente da anni. Questo permette di acquisire una nuova autostima e maggiore fiducia in sè stessi. L’autotrapianto di capelli non è quindi un capriccio ma un’operazione importante per la salute psicologica ed emotiva di chi non sopporta le calvizie e naturalmente per il proprio aspetto che diventa inevitabilmente più gradevole.

 Le cause della calvizie possono essere molteplici ma spessissimo sono dovute ad una impronta familiare e genetica ma in alcuni casi a situazioni di forte stress o uso di farmaci. Esistono anche alopecie di natura infettiva e medicamentosa, da trazione, da compressione ecc…

Il trapianto di capelli dura nel tempo?

Vediamo ora la domanda principale: quale è la durata del trapianto di capelli? Questo tipo di intervento o meglio l’esito del trapianto dura nel tempo, deve essere considerato quindi definitivo, o costringe ad intervenire a distanza di anni? La risposta è che tendenzialmente un trapianto di capelli ben eseguito e su un paziente “opportuno e selezionato” dura per tutta la vita. Infatti durante il trapianto vengono prelevate le singole unità follicolari dalla zona donatrice per essere poi reimpiantate nelle aree colpite da alopecia.  I bulbi presenti nelle unità follicolari e prelevati dal distretto donatore sono geneticamente resistenti alla aggressione dell’ormone che determina normalmente la caduta (il DHT = diidrotestosterone) in quanto privi del suo recettore. Quindi abbiamo la certezza medica che un trapianto è per sempre. L’autotrapianto di capelli è una disciplina completamente manuale quindi richiede esperienza, abilità talento, e molte ore di intervento (tra le quattro e le sei ore).

Una volta effettuata l’operazione, il paziente deve solamente seguire le semplici ma importanti indicazioni post operatorie del chirurgo ed attendere la ricrescita che inizierà dopo tre mesi per concludersi dopo un anno.

 I bulbi che vengono trapiantati hanno una memoria genetica del distretto di provenienza, pertanto una volta reimpiantati cominciano a crescere donando di nuovo al paziente una capigliatura più o meno fluente che andrà a coprire  le zone precedentemente colpite da calvizie, quindi possiamo affermare senza tema di smentita che l’operazione chirurgica del trapianto di capelli permette un recupero dei propri capelli in misura definitiva. I capelli trapiantati si comportano come se fossero sempre stati lì, per dirlo in parole semplici, e continuano a crescere per sempre e senza dare ulteriori problemi o ansie. Naturalmente devono esistere le condizioni cliniche e le condizioni in senso generale per affrontare un trapianto di capelli. Chiaramente l’intervento deve essere eseguito a regola d’arte e secondo le metodiche chirurgiche più opportune sempre relativamente al quadro clinico che il chirurgo deve affrontare. Affidarsi a dei veri esperti del settore è “conditio sine qua non”; questo  aiuta certamente ad evitare le trappole del low cost che spesso comportano risultati insoddisfacenti. Ricordiamo sempre che un trapianto ci dà un esito definitivo e i capelli da trapiantare non sono infiniti, quindi l’uso deve essere corretto ed opportuno.

Il trapianto di capelli cura la calvizie? 

Una parte dei capelli non trapiantati potrebbe continuare a cadere nel corso del tempo. Questo perché il trapianto non è una cura per la calvizie ma è solo una metodica chirurgica per operare un recupero numerico dei capelli persi.. Naturalmente stiamo parlando dei capelli indigeni, dei capelli che il paziente conserva ancora quindi quelli non trapiantati. Come più volte detto un trapianto è per sempre! Un esempio classico in cui può avvenire che la caduta dei capelli si presenti di nuovo è quello di un trapianto eseguito in giovanissima età. Se un soggetto di 17-18 anni affetto da alopecia si sottopone al trapianto di capelli, è possibile che la sua calvizie continui ad estendersi nel corso degli anni ‘scoprendo’ altre zone del capo diverse da quelle oggetto del trapianto. Ecco perché quando il paziente è molto giovane è bene cercare di stabilizzare la caduta con terapie mediche conservative mirate. In questi casi può essere preferibile se non necessario, rimandare il trapianto di capelli ad un momento successivo e dopo aver conseguito un minimo di stabilizzazione della alopecia attraverso appunto la terapia medica.

Come precedentemente detto l’autotrapianto di capelli non cura le calvizie ma serve semplicemente a rinfoltire la zona colpita da alopecia. Si tratta di una differenza fondamentale che è molto bene capire al fine di  evitare delusioni di ogni genere. I capelli trapiantati non hanno necessità di supporti cosmetici particolari ne terapeutici ma sarà comunque molto importante proteggere i capelli autoctoni (quelli non trapiantati) da future cadute.

Prevenire la calvizie: come si fa? 

In genere quando si affronta un trapianto di capelli il medico dà anche qualche consiglio terapeutico e comportamentale  su come trattare i capelli e relativamente alla prevenzione della calvizie. Usare shampoo di qualità, creme rigeneranti e tonici è certamente un buon comportamento. La prevenzione della calvizie intesa come mantenimento  attraverso protettivi per cute e capelli può durare anche molti anni, ed in particolare su soggetti geneticamente predisposti a questo tipo di problema.

Sarebbe opportuno anche cercare di proteggere al meglio i propri capelli, con un’alimentazione ricca di ferro, vitamine in particolare del gruppo B, proteine, evitando di esporre i capelli al sole ed alle intemperie, evitando l’uso prodotti aggressivi. Sono semplici consigli per un mantenimento corretto che vanno vissuti senza ansie particolari. Insomma, con un po’ di cura possiamo salvare i capelli indigeni mentre il trapianto di capelli dura tutta la vita. Ciò nonostante ci sono casi in cui è necessario sottoporsi ad un nuovo trapianto a distanza di qualche anno per i motivi precedentemente esposti.

 La cosa più importante è cercare un centro chirurgico di qualità e con grande esperienza e serietà nella chirurgia della calvizie al fine di affrontare al meglio l’operazione. Il nostro centro chirurgico, specializzato esclusivamente in questa disciplina, ossia nel trapianto autologo dei capelli e garantisce ottimi risultati e alti standard qualitativi.