L’alopecia androgenetica  e la calvizie in generale, rappresentano uno dei problemi più sentiti in termini di disagio sociale per tantissimi italiani. Questi problemi possono causare infatti disagi sociali e perdita di autostima. L’atrofizzazione dei follicoli piliferi impedisce ai capelli di ricrescere nuovamente dando così luogo alla formazione di varie forme di alopecia che naturalmente come già detto sopra, possono impattare anche sull’equilibrio emotivo e psichico della persona. Il trapianto di capelli rappresenta l’unica soluzione efficace e definitiva contro alopecia e la calvizie in generale. La correzione chirurgica della calvizie non è una scienza esatta pertanto è di evidenza fondamentale la qualità del chirurgo che deve realizzare il trapianto di capelli.

Ma innanzitutto, vediamo di comprendere quali sono le cause principali della perdita dei capelli.

La calvizie in senso generale può essere causata infatti da diversi fattori, quindi qui di seguito alcuni esempi:

  • Alopecia androgenetica: Si tratta di una forma di alopecia che colpisce soprattutto soggetti maschili, che infatti sono i migliori candidati per l’intervento del trapianto di capelli ma anche le donne non sono immuni da questo inestetismo. Questo avviene poichè il testosterone viene trasformato dal suo metabolita attivo, l’enzima 5 alfa reduttasi in diidrotestosterone (DHT), ormone più potente ed attivo del testosterone e capace di far cadere i capelli. Perché questo processo si completi il DHT deve avvalersi della collaborazione di un recettore, una finestrella, una via di ingresso; il diidrotestosterone la individua, ci si infila dentro e mette in sofferenza il follicolo determinando così la caduta dei capelli. Le soluzioni possono essere di due tipi: farmacologica con un obiettivo esclusivamente conservativo, ed il trapianto di capelli per operare un recupero numerico dei capelli persi nel distretto colpito da alopecia
  • Alopecia da stress: La alopecia da stress è causata da un prolungato stress, soprattutto psicologico e continuato. Infatti si manifesta prevalentemente nella sua fase iniziale attraverso una alopecia areata (perdita di capelli a chiazze durante la fase di crescita). Questo è spesso conseguenza di traumi emotivi importanti come un lutto familiare o la fine di una relazione affettiva. L’alopecia areata è l’unica forma di alopecia non operabile in quanto è il sistema immunitario del paziente che aggredisce i suoi follicoli piliferi, quindi i capelli trapiantati potrebbero venire aggrediti già pochi giorni dopo il trapianto di capelli determinandone inevitabilmente la caduta. L’alopecia areata può anche risolversi spontaneamente ma può anche trasformarsi in alopecia totale con la perdita di tutti i peli del capo o addirittura in alopecia universale con la perdita di tutti i peli del corpo.
  • Alopecia da trauma: Si verifica in seguito a traumi di natura meccanica come incidenti automobilistici o altro ma sempre si deve picchiare la testa e lesionare in modo importante il cuoio capelluto. La cicatrice che successivamente si forma determina la chiusura del follicoli piliferi (alopecia cicatriziale) i quali saranno impossibilitati a sintetizzare cheratina. (proteina dura di cui sono composti i nostri capelli)
  • Calvizie genetica: è un tipo di alopecia che viene determinata geneticamente, la classica alopecia ereditaria e tende a manifestarsi in famiglia, specie fra individui di sesso maschile.
  • Alopecia da farmaci: Si verifica in conseguenza all’assunzione di molti farmaci per un lungo lasso di tempo. Potenzialmente e  particolarmente dannosi sono gli antidepressivi in quanto possono contenere tetracicline e benzodiazepine tanto per fare un esempio, ovvero principi attivi che possono favorire la caduta dei capelli.

Alopecia e calvizie: il trapianto di capelli

La calvizie colpisce prevalentemente uomini ma può coinvolgere anche le donne. Per affrontare con efficacia questo problema si devono prima identificare le cause; per questo è molto importante il confronto con uno specialista al fine di comprendere le cause scatenanti e se possibile intervenire in modo appropriato con una terapia medica il con il trapianto di capelli o magari con entrambe le soluzioni. È molto importante ricordare che le terapie mediche hanno uno scopo conservativo mentre il trapianto di capelli autologo o autotrapianto di capelli determina un recupero numerico degli stessi attraverso il loro trasferimento dalla zona donatrice all’area colpita da alopecia.

Perché il trapianto di capelli? 

Ci si potrebbe chiedere: perché il trapianto di capelli per contrastare la perdita dei peli corporei? Si tratta della tecnica più efficace per contrastare la perdita dei capelli soprattutto se la calvizie si è stabilizzata o più esattamente per operare un recupero numerico degli stessi. Infatti non esiste via diversa da quella chirurgica per recuperare i capelli in quelle aree dove sono caduti. Il trapianto di capelli si esegue in anestesia locale con la certezza medica di un risultato definitivo in quanto i capelli trapiantati sono geneticamente diversi da quelli caduti in quanto sprovvisti del recettore del diidrotestosterone, ovvero dell’ormone che fa cadere i capelli. Come già detto si tratta di un trapianto di capelli autologo, ovvero vengono usati gli stessi capelli del paziente prelevati dal suo distretto donatore (area nuco occipitale; zona dove i capelli non cadono in quanto appunto diversi sotto un profilo genetico).

Infatti grazie all’autotrapianto di capelli si espiantano i follicoli piliferi dal cuoio capelluto nella zona in cui sono presenti (area donatrice) e si innestano nelle zone prive di capelli. Concluso l’autotrapianto di capelli il paziente dovrà armarsi di pazienza. Infatti nel giro di alcuni mesi (tre), i capelli trapiantati cominciano a crescere anche nelle aree colpite da alopecia. La ricrescita si completa in 12 mesi sia sotto un profilo qualitativo che quantitativo. Si tratta di un metodo estremamente efficace, anzi dell’unico modo per operare un recupero numerico dei capelli persi. Il trapianto di capelli se opportunamente e correttamente eseguito può fornire un risultato estremamente naturale e massimamente soddisfacente.

Al trapianto di capelli possono sottoporsi tutti coloro che hanno una zona donatrice con capelli numericamente bastanti per operare un recupero totale delle zone colpite da alopecia o quantomeno per operare un recupero sostanziale. Naturalmente devo esserci le condizioni cliniche al fine di poter effettuare un autotrapianto di capelli. Ad esempio se il paziente è affetto da cardiopatie o magari è diabetico deve essere valutata con molta attenzione la correzione chirurgica della calvizie. In alcuni casi come questi il paziente deve essere disposto ad accettare anche un  esito negativo dal chirurgo che può sconsigliare il trapianto di capelli, come nel caso in cui la zona donatrice non offra capelli sufficienti per poter recuperare in modo soddisfacente la alopecia di cui il paziente è affetto.

Non c’è un’età esatta per potersi sottoporre al di trapianto di capelli. L’alopecia androgenetica ad esempio, la più diffusa, è molto capricciosa, quindi potrebbe stabilizzarsi per un periodo e poi riprendere in maniera molto aggressiva. Generalmente se il paziente è molto giovane può essere preferibile intervenire in una prima fase con le terapie mediche ed una volta ottenuta un minimo di stabilità procedere con il trapianto di capelli.    .

Come si effettua il trapianto di capelli

Il trapianto di capelli è una chirurgia di superficie ma resta comunque un intervento chirurgico a tutti gli effetti. L’autotrapianto di capelli si esegue in una sala operatoria e viene realizzato da un chirurgo possibilmente non tuttologo ma specializzato esclusivamente in questa disciplina totalmente manuale ed alla presenza di un medico anestesista, nonché di infermieri specializzati. L’anestesia è locale e non c’è sedazione. Grazie alle moderne tecniche chirurgiche oggi utilizzate per il trapianto di capelli seppur stancante non è doloroso e la ripresa delle attività sociali è pressoché immediata. In conseguenza al trapianto di capelli si formano delle crosticine nella zona ricostruita e che tendono a cadere in 6 – 10 giorni.

Il risultato finale dell’intervento dipende dalle condizioni di partenza, ossia dal quadro clinico del paziente unite alla bravura del chirurgo che opererà e a quella dei suoi assistenti. La durata del trapianto di capelli dipende dall’entità della zona che bisogna infoltire, dalla metodica chirurgica, dal grado di difficoltà, dalla elasticità del cuoio capelluto del paziente ecc… ma in genere si aggira sulle 4-6 ore. La scelta del chirurgo al quale fare riferimento per l’autotrapianto di capelli è sicuramente di fondamentale importanza al fine di poter garantire un risultato davvero naturale e soddisfacente. Il trapianto di capelli è un intervento di natura estetica ma può influire in modo determinante sulla psiche del paziente; infatti può migliorare l’autostima e la sicurezza offrendo cosi una qualità di vita estremamente più interessante e piacevole.

Il trapianto di capelli è efficace? 

Il trapianto di capelli è senza dubbio una soluzione efficace a lungo termine. Infatti i capelli una volta reimpiantati nel distretto colpito da alopecia continuano a crescere e non cadono più in quanto insensibili alla aggressione del diidrotestosterone, ormone responsabile della caduta. I capelli vengono trapiantati lunghi uno o due mm circa, e crescono al ritmo di uno o due centimetri al mese. A 90 giorni circa dal trapianto iniziano le prime ricrescite che si completeranno nell’arco di dodici mesi. Come già detto il tipo di risultato è legato alla abilità del chirurgo e al quadro clinico di ogni paziente pertanto varierà da persona a persona. L’esito del trapianto di capelli deve essere considerato definitivo. Infatti i follicoli piliferi hanno memoria genetica del loro distretto di provenienza e ricrescono senza cadere più; questo significa che il trapianto di capelli non solo sarà efficace ma permarrà per tutta la vita, tuttavia, come è stato detto precedentemente, il trapianto di capelli non è una terapia contro le calvizie, quindi non può servire per impedire ai capelli di cadere ma piuttosto serve per rimediare agli effetti della caduta dei capelli.

Il trapianto capelli quindi non agisce sulle cause dell’alopecia (che spesso come abbiamo visto, sono d’ordine genetico) ma agisce semplicemente sulle conseguenze ovvero sulla perdita dei capelli. Una volta reimpiantati i capelli crescono forti, sani e per sempre. Alla base delle attuali conoscenze, il trapianto di capelli autologo rimane la sola via per recuperare numericamente i capelli nelle zone colpite da alopecia attraverso un infoltimento che tenderà a permanere per il resto della vita del paziente.