La calvizie è sicuramente uno dei problemi estetici con maggior impatto sociale e tra i più diffusi e fastidiosi in senso assoluto. Colpisce indistintamente donne e uomini, anche molto giovani, e talora anche prima dei 18 anni. Ha spesso ha componenti genetiche che sono difficili da combattere attraverso le sole terapie mediche. Il tipo di calvizie più comune è certamente l’alopecia androgenetica. Si tratta di una forma di calvizie a volte molto aggressiva e che si può manifestare già a partire dai 18 anni. E  connotata da una caduta massiccia di capelli che sono man mano sostituiti da capelli molto sottili, poco colorati e con una fase anagen (fase di intensa crescita) più breve in senso temporale. Infatti questo tipo di calvizie si manifesta (sintetizzando) attraverso una atrofizzazione del follicolo pilifero causata dal DHT ( diidrotestosterone) che individua l’unità follicolare, si inserisce dentro e mette in sofferenza il follicolo fino a determinare la caduta del capello.

La calvizie di questo tipo è causata nella maggior parte dei casi da fattori genetici, e si può manifestare su soggetti predisposti. Infatti il testosterone  viene trasformato dall’enzima 5 alfa reduttasi in diidrotestosterone (DHT ormone molto attivo e più potente del testosterone). Il DHT è capace di mettere in regime di sofferenza l’unità follicolare determinando così la caduta del capello.

Calvizie e trapianto capelli

Non è difficile immaginare come la calvizie possa impattare violentemente ed in modo assolutamente negativo sulla vita di una persona (uomo o donna che sia) e sugli aspetti sociali della sua esistenza. Questo avviene perché la calvizie, specialmente in giovane età, compromette in misura abbastanza importante anche la vita sociale, e la convivenza con questo importante inestetismo può diventare davvero frustrante. Il paziente cerca sempre di ovviare o quantomeno rimediare a questo problema nel tentativo di diminuire l’entità del disagio e di trovare una soluzione possibilmente definitiva alla calvizie. Una soluzione davvero efficace e a nostro avviso certamente la migliore, consiste nell’autotrapianto capelli. Il trapianto autologo è una procedura chirurgica messa a punto ormai da diversi anni e sempre più perfezionata ed evoluta. Il trapianto consente di combattere con successo la perdita di capelli.

Chirurgia contro la calvizie

Si può combattere efficacemente il problema della calvizie ricorrendo alla chirurgia estetica, ovvero al trapianto di capelli nel caso specifico. Se il disagio psicologico connesso alla perdita dei capelli è intenso (e succede molto più spesso di quanto si possa immaginare), il trapianto di capelli può essere la soluzione ideale  per risolvere definitivamente il problema e migliorare il livello di autostima. Normalmente  prima di procedere ad un trapianto di capelli, al fine di risolvere definitivamente il problema della calvizie, si deve valutare  bene e capire da cosa sia dipesa la perdita degli stessi. In caso di calvizie vera e propria, l’intervento chirurgico è l’unica soluzione che può far tornare il paziente ad avere una capigliatura più o meno folta a seconda delle condizioni di partenza ed in modo definitivo.

La correzione chirurgica della calvizie  permette di risolvere in maniera permanente e definitiva il diradamento dei capelli. Negli ultimi anni le tecniche chirurgiche contro le calvizie sono diventate sempre più precise, sempre più evolute ed estremamente naturali. Se il chirurgo conosce il proprio mestiere e ci sono le condizioni cliniche per lavorare con qualità il risultato può essere davvero entusiasmante.

Affidandosi a  strutture di grande esperienza e qualità, è possibile ottenere un trapianto di capelli con esiti che possono rivelarsi estremamente soddisfacenti con tutto ciò che ne consegue. Se ben eseguita la correzione chirurgica della calvizie rassicura il paziente, lo fa sentire più giovane, più presentabile ed anche più sicuro di se.

I capelli trapiantati sono vivi, infatti continuano a crescere nel tempo e non esiste nessun rischio di rigetto, dato che si tratta di auto donazione da parte del paziente medesimo. Come già detto, l’intervento chirurgico contro le calvizie garantisce un risultato permanente e permette di restituire nell’arco di qualche mese (dal terzo al dodicesimo mese) una capigliatura folta e sana, per un nuovo aspetto più gradevole, giovane e vincente.

Trapianto delle unità follicolari contro la calvizie

Per poter ottenere un risultato eccellente in termini di recupero di capelli si procede al trapianto degli stessi attraverso l’innesto delle unità follicolari (ogni unità contiene da un minimo di uno ad un massimo di tre capelli o bulbi) nell’area colpita da calvizie. Si tratta di un intervento chirurgico vero, di autotrapianto eseguito in sala operatoria o ambulatorio chirurgico da professionisti specializzati in questa disciplina e con l’ausilio di medici anestesisti ed infermieri. Nel corso dell’intervento chirurgico a seconda delle tecniche che vengono utilizzate, vengono  prelevate delle unità follicolari dalla zona donatrice  al fine di essere poi trapiantate dei distretti colpiti da alopecia. Ogni trapianto per ogni singola unità follicolare come già detto sopra, porta con sé un numero di bulbi o capelli da uno a tre, eccezionalmente quattro; capelli che vengono prelevati con massima delicatezza e precisione. Infatti il passaggio più delicato e rischioso del trapianto di capelli si affronta al momento del prelievo delle singole unità follicolari dalla strip se stiamo operando con tecnica FUT, o direttamente dallo scalpo del paziente se stiamo operando con tecnica FUE. Le incisioni sul cuoio capelluto del paziente, così come i prelievi, avvengono in anestesia locale (normalmente si usa la lidocaina, il comune anestetico del dentista) e  con strumenti chirurgici straordinariamente piccoli al fine di non lasciare cicatrici visibili.

L’intervento di autotrapianto di capelli è indolore e poco invasivo sempre, ma in particolare se viene utilizzata la tecnica chirurgica FUE in quanto non abbisogna di punti di sutura.

Autotrapianto di capelli funziona?

L’autotrapianto di capelli è estremamente efficace e permane per sempre  basandosi sul principio di memoria genetica del capello. In sostanza le unità follicolari, una volta reimpiantate, permettono ai capelli che contengono di crescere di nuovo senza bisogno di ulteriori cure, come se si fossero sempre trovati nella zona dove sono stati trasferiti. Gli interventi chirurgici di autotrapianto di capelli oggi sono estremamente raffinati, evoluti, ed estremamente precisi. Se correttamente eseguiti possiamo affermare che  la ricrescita dei capelli continua senza nessun tipo di “ansia” per tutta la vita. Sotto un profilo qualitativo oggi il trapianto di capelli è migliorato moltissimo rispetto a qualche anno fa, e permette di “personalizzare” l’esito finale che il paziente potrà conseguire insieme ad una bella capigliatura. Non è certamente un caso se l’autotrapianto di capelli è una procedura che entusiasma sempre di più chi vi si sottopone grazie ai risultati duraturi ed estremamente naturali se il chirurgo conosce bene il suo mestiere sia sotto un profilo tecnico che etico.

L’effetto che si può ottenere con l’autotrapianto di capelli è estremamente soggettivo quindi viaria da persona a persona. Ovviamente, laddove sia presente una minima calvizie non sarà necessario eseguire una megasession (prelievo di dimensione massima), quindi si potranno impiantare le unità follicolari necessarie dando al tempo stesso il massimo grado di foltezza chirurgicamente possibile. Al contrario se la calvizie è molto estesa e l’area donatrice è scarsa, le aspettative, così come gli esiti saranno inevitabilmente più modesti rispetto all’esempio precedente, quindi è molto importante valutare con attenzione e competenza il quadro clinico del paziente poiché il risultato finale potrebbe essere non massimamente soddisfacente o addirittura deludente.  Proprio in virtù di quanto affermato, il chirurgo abile e deontologicamente corretto non prospetterà illusioni ma puntualizzerà bene l’aspettativa realistica che il paziente dovrà avere al fine di evitare puntuali delusioni legate esclusivamente ad una previsione troppo ottimistica. Il trapianto di capelli rappresenta certamente una metodica chirurgica massimamente avanzata, possiamo affermare che allo stato dell’arte è il massimo di cui possiamo disporre per risolvere definitivamente il problema della calvizie. Un giorno non lontano arriveremo alla clonazione dei bulbi; quindi ne potremo prelevare uno e replicarlo all’infinito. Fino ad allora dobbiamo fare i conti con la disponibilità pilifera del paziente che naturalmente non è infinita, quindi fondamentale sarà ottimizzarne l’uso.

L’autotrapianto di capelli cura la calvizie?

L’autotrapianto di capelli è una tecnica chirurgica che combatte e risolve la calvizie nel senso che vine infoltita o ricostruita la zona colpita da alopecia ma ovviamente non la cura in quanto non è una terapia medica. Infatti assieme alla correzione chirurgica della calvizie potrebbe essere opportuno o addirittura necessario adottare anche delle terapie mediche la cui finalità conservativa ci permetterà o almeno ci aiuterà a mantenere i capelli autoctoni (sono quelli non trapiantati) o addirittura migliorarli sotto l’aspetto qualitativo.  Ovviamente il trapianto di capelli ha come scopo un recupero numerico degli stessi ma non può certo farne crescere dei nuovi, quindi l’aumento numerico è dovuto esclusivamente all’atto chirurgico in sé. In sostanza questo significa che l’alopecia non può essere fermata o curata con l’autotrapianto di capelli; questo è uno strumento che permette di recuperare alle sue conseguenze. E’ davvero importante che il medico sia molto chiaro su questo punto, senza creare illusioni o false aspettative; al contrario una previsione”prudente” riteniamo sia un saggio comportamento. Ecco perché talvolta su soggetti estremamente giovani e che soffrono di alopecia, potrebbe essere opportuno sconsigliare in quella fase la chirurgia della calvizie e suggerire soltanto una terapia medica conservativa al fine di stabilizzare i distretti colpiti da alopecia cercando così di evitare una corsa infinita dietro alla calvizie con altri trapianti.